giovedì 31 maggio 2007

31 - «Kanjin no honzon shō»

Nel «Kanjin no honzon shō»
(«Sull’oggetto di culto per osservare la mente»)
è affermato:

«Ora,
l’attuale mondo di saha si allontana dalle tre calamità
e si diparte dai quattro kalpa[1],
esso costituisce eterna e pura terra.
Il Buddha già non si estinse in passato e non nascerà nel futuro.
Per quanto concerne coloro che apprendono l’insegnamento,
la sostanza è la stessa,
ovvero,
è lo “spirito proprio che è dotato delle tremila condizioni e dei tre semi[2] dell’esistenza”».

Redatto il decimo anno dell’era Bun’ei, ad Ichinosawa (Sado), all’età di 52 anni.

Shōwa Teihon Nichiren Shōnin Ibun, 712.



<観心本尊抄>に曰く:

「今本時の娑婆世界は三災を離れ四劫を出たる常住の浄土なり。
仏、既に過去にも滅せず未来にも生ぜず。
所化、以て同体なり。
此れ即ち己心の三千具足三種 の世間也」。

昭和定本日蓮聖人遺文、712頁。



«Kanjin no honzon shō» ni iwaku:

Ima honji no shaba sekai wa sansai wo hanare shikō wo idetaru jōju no jōdo nari.
Hotoke, sude ni kakō ni mo messezu mirai ni mo shōzezu.
Shoke motte dōtai nari.
Kore sunawachi kōshin no sanzen gusoku sanshu no seken nari».

Shōwa Teihon Nichiren Shōnin Ibun, 712.


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Note:
[1] Quattro kalpa (shikō四劫): rappresentazione mitica della scansione del tempo in:
a) periodo di produzione (jō 成);
b) periodo di mantenimento (ju住);
c) periodo di dissoluzione (kai 壊);
d) periodo di riassorbimento nello stato di vacuità (kū 空) cui segue il rinnovarsi del ciclo
(jō成・ju住・kai 壊・kū 空), dalla produzione in poi.

[2] I tre semi (sanshu 三種) costituiscono una metafora finalizzata ad appianare le superficiali contraddizioni:
a) tra nascita e morte;
b) tra inizio e fine dell’insegnamento;
c) tra prossimità e distanza in cui si collocano maestro e discepolo.

Secondo una differente prospettiva definiscono:
a) le cause per la nascita e la non nascita;
b) le cause per la condizione di “né attaccamento né non attaccamento”;
c) le cause per l’ottenimento di una vita capace di gioire del Dharma.

Ed ancora, secondo lo schema buddhista dell’esistenza, sono costituite da:
a)il mondo degli esseri viventi(shujō seken衆生世間);
b)l’ambiente (kokudo seken 国土世間);
c)le cinque componenti (go’on seken五陰世間)国土世間): coscienza, forma, percezione, concezione e volizione.